Sommario I sistemi hamiltoniani generalizzano quelli newtoniani, ma sono caratterizzati dalla presenza di un integrale primo. Perciò nel caso di un solo grado di libertà la descrizione qualitativa delle soluzioni richiede soltanto lo studio di una funzione di due variabili, come nel caso newtoniano. Inoltre un sistema dinamico hamiltoniano è conservativo.
Consideriamo un sistema newtoniano ad un grado di libertà
con energia cinetica, energia potenziale ed energia totale:
Le equazioni del sistema dinamico corrispondente possono essere espresse in termini delle derivate dell'energia totale:
Questa forma delle equazioni si può generalizzare ad una qualsiasi funzione di due variabili, detta hamiltoniana H(p,q): le equazioni di Hamilton definite da H(p,q) sono quelle del sistema dinamico continuo
Ogni sistema dinamico che si può porre in questa forma si dice sistema hamiltoniano ad un grado di libertà .
Proprietà:
Infatti la derivata totale di H è
Se consideriamo il campo vettoriale gradiente
definito dalla funzione hamiltoniana, esso è in ogni punto
perpendicolare al campo vettoriale che forma il secondo membro delle
equazioni di Hamilton. Le regole dei segni sono tali che il campo
vettoriale
si ottiene dal gradiente
mediante una rotazione di
(in senso antiorario).
Un modo più sintetico di scrivere le equazioni di Hamilton fa uso
della matrice di tipo già utilizzata come unità
immaginaria nella rappresentazione matriciale dei numeri
complessi (nella Sezione 2.4):
per cui si può riscrivere la derivata totale di H(p,q) come
che si annulla perché una matrice antisimmetrica definisce una forma quadratica nulla. Più in generale, data una qualunque funzione G(p,q), la sua derivata totale si può descrivere con lo stesso metodo:
dove il simbolo rappresenta la parentesi di Poisson
che ha la proprietà di antisimmetria
.
Esempio:
ossia, se si definisce la variabile complessa z=p+Jq,
Il flusso integrale è dato dalle rotazioni di un angolo
, cioè in verso positivo (antiorario) se
. Si
noti che il verso di rotazione è opposto a quello che si ottiene
per l'oscillatore armonico
, se la
complessificazione del problema viene eseguita nel modo abituale per
l'oscillatore armonico forzato , cioè
.
Esempio:
la cui soluzione con condizioni iniziali è semplicemente
La hamiltoniana H(p,q)=V(q) produce
la cui soluzione con condizioni iniziali è semplicemente
In entrambi i casi, il flusso integrale è costituito soltanto da scorrimenti .
I metodi simplettici a scorrimento , metodi di integrazione numerica che approssimano un sistema hamiltoniano con H(p,q)=T(p)+V(q) mediante composizione di scorrimenti, in sostanza alternano propagazioni della soluzione di H(p,q)=T(p) con propagazioni della soluzione di H(p,q)=V(q).
Esempio:
in cui il momento
p è definito dalla seconda equazione, cioè .
Poiché la funzione hamiltoniana è un integrale primo, lo studio
qualitativo del sistema dinamico è in sostanza lo stesso di quello
del sistema newtoniano ad un grado di libertà con
mf(q)=-dV/dq, a parte il cambiamento di scala
.
Strettamente parlando c'è un'altra differenza tra i due sistemi dinamici: nel sistema dinamico definito dalle equazioni di Hamilton la prima variabile è p e la seconda è q, quindi c'è un cambiamento di orientazione, che viene introdotto per ragioni di convenienza (per esempio, per far ruotare le soluzioni dell'oscillatore armonico in verso positivo).
Esercizio
Studiare i sistemi dinamici ottenuti dalle hamiltoniane somma di
un'energia cinetica (con m>0) e di un potenziale
cubico
, con a,b,c,d parametri reali.
Suggerimento: Se a=0 si ottiene un sistema dinamico lineare, il cui
punto di equilibrio sarà una sella o un centro a seconda dei
casi. Se , eseguire una traslazione x=q-w scegliendo la
costante w in modo da annullare il termine quadratico; si riduce
il potenziale, a meno di una costante, a
. A meno di
scambiare x con -x si può supporre a>0; perciò l'andamento
qualitativo delle curve di livello dipende solo dal segno di k.
Esempio:
che genera le equazioni di Hamilton
Questo esempio è un sistema hamiltoniano ma non un
sistema newtoniano, almeno non in queste coordinate. Come si vedrà
nella Sezione 5.4, questa hamiltoniana si può
ottenere dalla lagrangiana
di un moto vincolato
alla curva nel piano (x,y).
La principale proprietà che contraddistingue i sistemi dinamici definiti da equazioni di Hamilton è che il relativo flusso integrale è conservativo :
Teorema di Liouville in due variabili :
Sia H(p,q) una funzione di classe . Se (p(t),q(t)) è la
soluzione con condizione iniziale
, la trasformazione
conserva l'area, e questo per ogni per cui è definita.
Dimostrazione:
Usiamo gli sviluppi di Taylor delle soluzioni
calcolando lo jacobiano
e sfruttando l'eguaglianza delle derivate miste si ottiene:
Descriviamo la propagazione dal tempo 0 al tempo t come il
risultato di una sequenza di N propagazioni per intervalli di tempo
uguali a . Lo jacobiano della propagazione da 0 a t
è il prodotto di N jacobiani, ciascuno della forma
, e perciò vale
; il limite per
è 1. Lo jacobiano del propagatore da 0 ad t è un numero
indipendente da N, quindi per avere limite 1 deve essere è
esattamente 1.