5. I gironi dell'inferno

Nelle settimane seguenti il mio lavoro sul CD fossile mi ossessionò a tal punto che non riuscivo a pensare ad altro, o quasi. Per poter procedere dovevo comprendere non solo i metodi di trattamento dell'informazione, ma tutta la tecnologia dei dinosauri: più facile da dire che da fare.

Avevamo ormai un'idea delle tecnologie informatiche dei dinosauri, anche perché erano grosso modo dello stesso livello delle nostre. Per esempio i dati erano registrati su CD oppure su memorie tridimensionali olografiche; l'organizzazione dei files seguiva una struttura gerarchica come sui dischi dei nostri computer; i documenti multimediali erano divisi in sezioni per ciascun media, per esempio video, colonna sonora, testo, riferimenti ipertestuali, modelli tridimensionali, più un altro tipo che noi non avevamo ancora. Secondo Giusti e Nieri, Nature vol. 2280, anno 2040, cioè secondo l'articolo che noi stessi avevamo appena pubblicato, poteva trattarsi del segmento relativo all'olfatto: i documenti multimediali dei dinosauri odoravano, o puzzavano, in modo adatto a quello che veniva visto e udito. Per fortuna non avevo ancora trovato il modo di decifrare la parte odorosa dei documenti: il puzzo dei dinosauri, se riprodotto fedelmente, non sarebbe certamente stato piacevole.

Invece capivamo ancora poco delle tecnologie di altro tipo, per esempio la genetica o la biotecnologia, dei dinosauri sapiens. Questo fu l'oggetto di una discussione con la Giusti, una mattina nel suo studio che guardava le montagne:

- Nieri, - mi chiamava sempre così, solo nel ciberspazio ero ``Alberto'' - tu devi usare le tecniche che conosci bene, di interpretazione multimediale; non metterti a giocare con delle nozioni, di discipline che non sono la tua.

- Mi dispiace di non essere d'accordo con lei, professoressa. Nessuna tecnica di analisi multimediale consente di tradurre qualcosa di cui non si capisce il significato. Dobbiamo confrontare il CD con dei testi moderni di biotecnologia, genetica, biologia dei piccoli mammiferi. È di questo che si occupa il CD, la nostra sola speranza è che le loro conoscenze su questi argomenti siano simili a quelle che noi abbiamo oggi, allora i metodi multimediali possono trovare delle correlazioni.

- Fai come vuoi - disse la Giusti, e non era sua abitudine rinunciare ad avere l'ultima parola - ma tienimi informata sempre.

- Certo, farò così - io volevo incassare al più presto il suo permesso di seguire il mio metodo, temendo che cambiasse idea; ma l'eccitazione per questa piccola vittoria mi spinse ad osare di più - Del resto, potrebbe... venire con me nei siti del ciberspazio del progetto Genoma/Gaia che intendo visitare.

- Vedremo, vedremo - una risposta poco impegnativa, come c'era da aspettarsi.

Il mio lavoro mi prendeva talmente che non riuscivo a rilassarmi, neanche quando ero teoricamente fuori servizio. Terry se ne accorgeva, e così un weekend mentre ero con lei, diciamo che il mio corpo era con lei mentre la mia mente si occupava della genetica dei mammiferi primitivi, Terry si mise a dipingere dinosauri. Un suo disegno che mi piacque molto, e che ancora conservo, mostrava me ed un dinosauro seduti al tavolo della colazione a mangiare dei sandwich con dei topolini come companatico. Io non so come facesse Terry a capirmi così bene; non è che io a casa parlassi molto, ma lei era sempre stata abituata a percepire in modo intuitivo e globale, non con i metodi lenti ma sicuri della ricerca scientifica.

Terry su questo aveva ragione: io ero così preso dalla mia ricerca che non riuscivo a pensare a niente altro; e neppure il suo modo ironico di farmi notare che io facevo colazione con i dinosauri e non con lei riusciva a scuotermi. Spendevo un tempo sempre più lungo nel ciberspazio, avevo imparato a risparmiare le mie energie non facendo con il soma vuoto dei movimenti inutili. Talvolta visitavo Anna al sito delle sue balene, ma di solito ci andavo da solo.



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Andrea Milani 2011-10-11