-Quanta forza è necessaria per sparare con una pistola perforatrice? Voglio dire, chiunque potrebbe usarla? - chiesi.
-Basta premere il grilletto... - rispose Alberto - Basta avere lo stomaco di fare una cosa del genere.
-Chi è che odiava Carlo al punto di fare una cosa simile?
Emilio esitò un po' prima di rispondere:
-Non è questione di odio ma di interesse. Col nuovo pozzo erano in gioco almeno cinquecentomila crediti come premio per il cercatore.
-Allora anche tu sei della teoria che è stato Marco. Non possono esserci altri moventi? Per esempio la gelosia, un vecchio rancore, o chissà...
-Gelosia? E perchè mai? - rispose imprudentemente Emilio.
-Veramente, solo a guardare le coppie che ballavano alla festa qualche idea poteva venire...
Emilio arrossì sotto i capelli, e siccome ne aveva pochi la cosa era piuttosto evidente. Ma poi riprese il controllo:
-Qui da noi tutti ballano con tutti -disse-non siamo certo come i personaggi delle telenovele dell'Antartide.
Io avrei voluto dire ``Ah no?" ma mi trattenni a tempo. Comunque il colloquio con Emilio e Alberto non mi avevo fornito alcun indizio nuovo. Perciò andai subito a cercare Elisa, che non era particolarmente lieta di discutere del delitto con me.
-Tu eri particolarmente legata a Carlo?
-Sì, certo, per me è stato terribile... - e poi accorgendosi di aver già parlato troppo - Sai, ci conoscevamo da tanto tempo...
Benchè la nostra conversazione durasse un'altra mezz'ora, da quel punto in poi Elisa fu molto più cauta nel parlare, e riuscì a non dirmi niente altro di veramente interessante. Anche lei naturalmente dava la colpa a Marco.
-E tu non pensi che sia stato Marco? - mi chiese.
-Se sapevate già chi è il colpevole, perchè mi avete chiesto di indagare?
In quel momento Emilio venne a chiamarmi:
-Vieni, presto, è terribile... c'è stato un altro delitto...