8. Le radici dell'odio

Era notte fonda, alcuni giorni dopo. L'edificio bianco, che ora formava la base dell'isola di San Cataldo, un mostro che emergeva appena dalle acque scure, sembrava Moby Dick, la balena bianca del film con sceneggiatura di Ray Bradbury. Ci arrivai guidato dalla luce della luna. Dopo aver attraccato il topo salii per le scale e percorsi i corridoi fino alla porta del nostro istituto. Su di una piastra di ottone stava scritto:

Istituto di Semantica Computazionale

Direttore: Professor Laura Giusti

e su di una piastra più piccola:

Laboratorio di paleolinguistica

Dr. Alberto Nieri

In un istituto dove la ricerca era tutta sui segni e sul loro significato era impossibile ignorare che la piccola piastra di ottone era un segno di un grande cambiamento. Stavo diventando piuttosto importante, perché il mio lavoro aveva avuto un grande successo. Aprii la porta con la mia scheda, e procedetti verso il laboratorio di paleolinguistica, il mio regno. I dottorandi che lavoravano per me erano già andati a dormire da un pezzo; per la verità ero ancora un dottorando anche io, formalmente, però in quel laboratorio ero il capo indiscusso; e lo ero perché quando lavoravo facevo anche a meno di dormire. Oppure non potevo andare a dormire perché ero il capo? Beh, questa era una domanda da farsi l'indomani, a mente fresca. Più tardi, quando cominciavo ad essere stanco anche io, entrò Anna.

- Anche tu non puoi dormire? - mi fa.

- Non è che non posso dormire, non voglio dormire finché non ho capito.

- Che cosa ci tieni tanto a capire?

- Perché i dinosauri erano capaci di odiarsi tanto da fare certe cose... da preferire la distruzione totale alla sconfitta.

- Erano cattivi...

- Sciocchezze. Anche tra gli uomini un odio mortale deve avere radici profonde.

Anna scosse le spalle. Dopo un momento di silenzio mi rispose così:

- Ma come vuoi pretendere di capire la psicologia dei dinosauri? Non ti sei un poco montato la testa?

Da un'altra persona non avrei accettato una critica così cruda, ma che me lo dicesse Anna mi fece riflettere.

- Forse hai ragione, non possiamo pretendere di capire aspetti del mondo dei dinosauri su cui non abbiamo informazioni dirette. E il trattato di psichiatria per dinosauri non l'abbiamo.

- Però abbiamo il trattato di sessuologia dei dinosauri.

- Non basta; abbiamo delle informazioni dettagliatissime su come i dinosauri si accoppiavano, ma non sappiamo come si amavano. Voglio dire, non sappiamo che sentimenti erano associati a ciascun atto. Possiamo immaginare che il rapporto sessuale facesse piacere, e che il parto fosse doloroso, ma questo è solo perché proiettiamo i nostri modi di sentire. Non sappiamo il colore emotivo che i dinosauri ci mettevano, nel vedere queste scene. E quindi sappiamo molto della loro biologia, ma niente della loro psicologia.

- Sarebbe bello se i sentimenti avessero un codice di colore, allora la traduzione multimediale ci darebbe anche la psicologia.

- Aspetta un momento... come hai detto? Un codice di colore? Ma i sentimenti non hanno colore... hanno... odore.

- Che dici?

- È proprio così: non lo sai che il nostro corpo emette un odore che dipende dallo stato emotivo?

- Fammi pensare... corpi caldi e sudaticci?

- Stupida, sto parlando sul serio. Non lo sai che questo è un modo di capire che cosa stai facendo nel ciberspazio, annusando il tuo soma abbandonato nel laboratorio VR? Io infatti mi faccio sempre la doccia, da quando ho scoperto che Terry sa leggere il linguaggio degli odori.

- Humm... vedo che tu passi il tuo tempo nel ciberspazio in modo assai proficuo... alla faccia della tua reputazione di ricercatore rampante che lavora giorno e notte.

- Non mi distrarre, sto pensando sul serio. Chi ha inventato la teoria che il CD dei dinosauri ha anche una traccia dedicata all'olfatto? Io e la Giusti! E allora perché non proviamo a leggere anche quella? In fondo abbiamo tradotto quasi tutto del CD, ci mancano solo le tracce odorose, quindi è l'unica cosa che possiamo ancora tentare per risolvere il problema che è rimasto aperto.

- Ma non è possibile! È la sola parte del CD che non possiamo neppure cominciare a leggere, non abbiamo niente di simile ad un alfabeto degli odori.

- Ma non occorre. Abbiamo i segnatori di sincronizzazione. Sappiamo quale traccia odorosa va con quale video e audio. Perciò possiamo costruirci uno pseudodizionario anche per gli odori.

- Vorresti tradurre con odori che abbiano lo stesso significato per noi? Il sudore di dinosauro in amore con quello di maschio latino, e la puzza di merda di dinosauro con quella di merda umana...

- Naturalmente no, è troppo difficile. Potremmo usare un codice di colore, proprio come hai detto tu prima. Vieni con me nel ciberspazio.

Quando assumevo il tono di comando del capo del laboratorio anche Anna ubbidiva e basta. Ci sdraiammo accanto nel laboratorio VR.

- Ho dimenticato il deodorante - fu la battuta con cui mi salutò prima di collegarsi. Ma io non ero in vena di ridere.

Quando la luce si riaccende, ma non attraverso i miei occhi, accediamo subito il sito del CD fossile. Procedo modificando un poco il metodo che ho sviluppato lavorando sulle tracce audio. Usando delle trasformate al dominio delle frequenze oppure in ondelette, e delle analisi di correlazione, cerco di trovare elementi simili nelle tracce odorose che accompagnano diversi video, dei quali abbiamo già tradotto il testo o l'audio.

In qualche caso non c'è bisogno di molte spiegazioni. Per esempio l'odore dell'odio e della paura, della sofferenza e della morte si ricava dalla traccia che accompagna gli effetti della guerra nucleare. L'odore del sesso è dominante nel capitolo sulla riproduzione, ma ce ne sono anche altri, per esempio un odore molto specifico che accompagna il parto, e poi un altro che appare quando si vedono dei piccoli dinosauri. I mammiferi sono quasi sempre accompagnati da un odore di cibo; che bestiacce disgustose, i dinosauri. Ecco, ora ci sto mettendo troppa emotività da mammifero, devo controllarmi, o farò un cattivo odore.

Anna mi aiuta moltissimo, anche se dice che lei non ne sa niente degli odori, le balene sentono il sapore dell'acqua di mare e questo funziona in modo molto diverso. Però ha subito delle ottime idee, soprattutto su come codificare i segnali odorosi. Il rosso sangue per l'odio, se volge al viola diventa piuttosto paura, e così via.

Ce ne andiamo; il lettino del laboratorio VR era pieno del mio odore, e io mi annusavo per rendermi conto del mio umore: ero tutto eccitato per questa nuova scoperta. Quanto ad Anna, era eccitata anche lei, ma il suo odore era ben diverso: stava pensando di andare a casa per andare a letto con Fabrizio, e questo tipo di pensieri è privato soltanto per gli animali che usano poco l'odorato, come gli umani. Non mi dava fastidio saperlo, io non sono mai stato geloso di Fabrizio, anche se ho sempre amato Anna, in un modo diverso, come aveva detto lei.



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Andrea Milani 2011-10-11