Il sole era già alto quando i Sur si fermarono su di una grande lastra di ghiacchio. Allora i più forti dei cacciatori si misero a scavare nel ghiaccio, con i picconi, una grande buca; e quando fu abbastanza fonda vi deposero il corpo di Miranda. Poi tutti si misero in circolo attorno alla buca e la riempirono di neve e di ghiaccio; nel frattempo le donne avevano messo sul fuoco una grande pentola per sciogliere della neve, e quando ebbero fatto dell'acqua la gettarono sulla buca riempita di neve. Per due ore i Sur restarono a guardia attorno alla tomba di Miranda, finchè si fu formata una durissima lastra di ghiaccio che nessun lupo avrebbe potuto spezzare; perchè i Sur non volevano che i loro morti fossero preda dei lupi.
Allora Tak fece venire accanto a lui la donna che reggeva la bambina di Miranda, e chiamò anche Pato.
-Tu sei il fratello. Scegli tu il nome della bambina.
-Si chiamerà Miranda, come la mamma.
-Miranda è troppo lungo. Lo sai che i Sur usano parole corte, perchè se aprono troppo a lungo la bocca prendono freddo.
-Allora si chiamerà Mira.
Tak annuì, e gli altri parvero soddisfatti. Allora il capo disse a Pato:
-Ormai sei troppo grande per restare con i bambini; perciò d'ora in poi andrai davanti con gli altri esploratori. Ora che non abbiamo più Miranda per dirci dove si nascondono i lupi dobbiamo sempre avere degli esploratori davanti e dietro a noi. Però tu non sei ancora un cacciatore: se incontri i lupi torna a chiamare gli altri.
Pato raccolse le sue racchette da neve e partì per primo verso sud. Dopo due ore di marcia nella neve, Pato arrivò sulle rive di un lago ghiacciato. ``Questo deve essere il Serp'' pensò, e stava provando col piede se il ghiaccio era abbastanza solido per attraversare quando sentì un piccolo rumore sulla neve dietro di lui. ``Lupi'' pensò, e senza esitazione si mise a correre sul ghiaccio.
Sul lago un grosso branco di lupi correvo dietro a Pato, che aveva appena cento metri di vantaggio. ``I lupi sono tra me e i cacciatori'' pensò Pato ``me la devo cavare da solo''. Allora vide davanti a sè un tratto di lago su cui il ghiaccio era sottile e pieno di crepe; senza rallentare vi girò attorno, facendo in modo di metterlo tra sè e i lupi. Il lupo che era più avanti andò a finire sul ghiaccio sottile, e non se ne accorse finchè il ghiaccio non scricchiolò. Allora sia Pato che i lupi si fermarono; i lupi abbaiarono un po' e poi tornarono indietro, lasciando il loro compagno intrappolato. Pato invece rimase perchè era curioso di sapere cosa ne sarebbe stato del lupo bloccato sul ghiaccio.