9.3 Quel che resta del naufragio

Alcuni giorni dopo, mentre aiutavo Anna a lavare i piatti della cena, fui colto da un momento di depressione.

- Come è possibile che mi abbia buttato fuori così, su due piedi, non contava nulla quello che c'era stato tra di noi? In fondo non avevo fatto nulla di male...

- Certo che avevi ``fatto'' qualcosa di male, non essere ipocrita, siamo responsabili di quello che facciamo anche nel ciberspazio - pur essendo mia amica Anna non era affatto pronta a schierarsi dalla mia parte.

- Ma se era gelosa, perché non me ne ha mai parlato, perché non mi ha mai chiesto di smettere?

- Chiederti di smettere? Magari supplicandoti in ginocchio di non tradirla?

- Ma se sapeva, perché prima ha subito e poi mi ha buttato fuori? Anzi, io le avevo giá confessato in parte, e allora non ha detto quasi nulla. Come ha fatto a cambiare idea in un attimo?

- Intanto, lo hai detto tu che hai inavvertitamente confessato, voglio dire confessato quello che facevi con Laura, non solo il tuo ingenuo corteggiamento della Giusti nella realtà. Lei sospettava ma non era sicura. E poi, cosa ha fatto lei l'ultima notte?

- Niente di speciale... anzi... direi che è stata particolarmente... come dire...

- Ho capito... allora vuol dire che sapeva che cosa avrebbe fatto il giorno dopo.

- Vuoi dire che stava pensando che era l'ultima volta?

- Molte donne fanno così, se pensano che sia l'ultima notte. L'ho fatto anche io...

- Con chi?

- Curiosone...

Rimasi per un po' ad asciugare i piatti in silenzio, poi cercai di spostare il discorso sui guai di qualcun altro.

- E tu, con Fabrizio, sei riuscita a parlare della faccenda dei figli?

- Io ne parlo, ma è come se parlassi al muro... lui è convinto che il bambino di casa è lui, non ne vuole altri.

- E allora cosa farai?

- Un giorno qualcosa farò.

- Come Terry, un giorno ti sveglierai con il piede storto e lo caccerai via, magari dopo un ultimo addio?

- Se Fabrizio mi avesse trattato come tu hai trattato Terry, lo avrei sbattuto fuori da un pezzo. No, sarò io che me ne andrò; anche il mio dottorato sta per finire, non sono stata superveloce nel conseguire il titolo come te, ma anche io ho già quasi pronta la tesi.

- Ci ritroveremo?

- Nel ciberspazio, di certo. Nella vita, chissà.

Io restai in silenzio per un po'; allora, per confortarmi, Anna si mise a parlare di lavoro.

- Dopodomani è il grande giorno, in cui ci spiegherai tutto del CD fossile...

- E della fine dei dinosauri. Proprio un discorso finale... da conquistatore, o da condannato?

- Andiamo, non puoi lamentarti, le cose non ti sono andate poi così male, qui a Pisa.

- Vorrei sapere che cosa ne penserò tra venti anni.

Andrea Milani 2011-10-11