7.3 Quante volte

La mattina dopo ero ancora stanco per il viaggio in barca fino alla casa di Carletti, o forse per il viaggio della mente, e dormii un poco più a lungo del solito. Mi svegliò la musica che Terry stava ascoltando, era uno dei miei favoriti dischi di antico rock:

The answer, my friend is blowin' in the wind...

ma al momento del risveglio non feci in tempo a sentire, e poi non risucii a ricordarmi, quale era la domanda. Nello studio di Terry non c'era una stanza da letto nel senso tradizionale, ma solo una piattaforma appesa al soffitto con sopra un grande letto, e poco altro. Ce l'eravamo spassata la sopra; ma quella mattina lei non volle svegliarmi, scese dalla scaletta per andare a prendere un caffé e a mettere su un po' di musica. Io la guardai dall'alto, attraverso la stuoia di canne che racchiudeva la piattaforma del letto, mentre camminava pensosa in mezzo ai suoi dipinti che stavano accatastati dappertutto. Lei sapeva che c'era qualcosa che non andava, qualcosa che le stavo nascondendo. Devo parlarle, pensai; ma come al solito avevo fretta di prendere un caffé e scappare verso San Cataldo.

Quella stessa mattina, quando mi collegai al mio calcolatore, trovai un messaggio che mi aspettava dalla sera prima: era un'offerta di lavoro. Il governo australiano aveva deciso di creare un nuovo centro di ricerca dedicato allo studio della civiltà dei dinosauri, e questo nello stesso posto dove era stato trovato il CD-ROM fossile: cercavano uno specialista su questo argomento, che potesse fare sia da direttore del centro di ricerca che da responsabile degli scavi.

Io avevo visitato Waukarly-carly, naturalmente in modo virtuale, e avevo consultato un atlante per cercare dove era; all'epoca non era un posto molto interessante per viverci, vicino al Tropico del Capricorno nel Grande Deserto Sabbioso. Il più vicino insediamento umano aveva il nome che era tutto un programma di Nullagine, ed era a 180 chilometri a est del lago. Il più vicino posto su qualcosa di vagamente simile ad una strada era Newman sulla Great Northern Highway, a 200 chilometri in linea d'aria. Come la maggior parte dei laghi del deserto australiano, Waukarly-carly era un lago salato, spesso completamente asciutto e coperto da una crosta di sale. Nella breve stagione delle piogge, quando il lago era nuovamente pieno d'acqua, centinaia di fiori diversi fiorivano; poi in un paio di giorni tutto era finito. Questo era tutto quello che c'era da dire di quel posto a quell'epoca; ora è tutto differente, molto meglio e molto peggio, civilizzato e rovinato.

D'altro canto, la posizione che offrivano era la migliore che io potessi sperare: all'epoca io non guardavo neppure tanto allo stipendio, che comunque cominciava da cinque volte quello che guadagnavo a San Cataldo; ma l'opportunità dal punto di vista della carriera era fantastica. E la buona notizia era che, data la mia rara specializzazione, avevo veramente la possibilità di essere selezionato per quel posto. Non avevo neppure bisogno di decidere subito se mi sarebbe andato di vivere in mezzo al deserto, prima bisognava vedere se mi avrebbero scelto per quel posto. Perciò mandai subito una domanda, con il mio curriculum e la mia lista di pubblicazioni, che comprendeva la prima versione del mio monumentale Pseudodizionario Waukarlysaurico.

Nel modulo elettronico era richiesto di indicare i nomi di esperti del settore che potessero raccomandarmi, e io potevo metterci solo Giusti e Marchi. Forse avrei dovuto avvertirla che stavo facendo quella domanda? Dopo averci pensato un po', decisi di fare la cosa giusta: le mandai una copia della mia domanda. Questo poteva anche servire a provocarla un poco, tanto per sondare le sue reazioni all'idea che io potessi andarmene.

Dopo questa pausa di progetti per il futuro ritornai al mio lavoro attuale. Dovevo cercare delle prove della teoria proposta da Carletti, secondo cui i dinosauri avevano intenzionalmente deflesso un asteroide contro la Terra. Il solo posto in cui potevo cercare una qualche conferma era la sezione del CD-ROM dove c'era l'asteroide. Il testo che illustrava il video era stato pseudotradotto, il che non significava che fosse stato capito; mi misi all'opera, usando un metodo, che avevo inventato io stesso, basato sui marcatori semantici a peso variabile: con quello potevo identificare le parti più importanti del testo. Dopo molte ore di intenso lavoro, avevo deciso che la frase chiave era:

[altri; cattivi, mostri] [usano, sfruttano; costruiscono] [corpo celeste; asteroide, cometa; roccia] [non] [in armonia, risonante; puntuale, sincronizzato] [di nuovo; ritorno, voltarsi indietro; noto] [per; a; verso] [male; morte, malattia grave; aggressione, guerra]

La frase era veramente oscura, ma sembrava che parlasse di una qualche strana manovra fatta con un asteroide (o cometa), con un risultato malefico. E il soggetto sembrava che fossero ``i cattivi'', il nemico, qualunque cosa fossero. Risonante, sincronizzato, potrevano essere dei termini tecnici di meccanica celeste, connessi con una qualche strana teoria sul moto di questi corpi nello spazio. Ero bloccato, e per la solita ragione: perché non capivo i termini tecnici di altre discipline. Non avevo idea del contesto, e quindi non potevo comprendere il significato vero; era venuto il momento di trovare chi mi aiutasse. La Giusti poteva sapere il significato di quei termini, ma non era detto; meglio rivolgersi ad un vero esperto: dovevo chiedere a Fabrizio.

Fabrizio però era via per un congresso; secondo Anna, sarebbe tornato la sera stessa. Approfittando della mia amicizia con Anna, mi invitai a casa loro per cena. Nel pomeriggio, mi imbattei nella Giusti mentre passava dal corridoio dei nostri uffici, e la avvertii che stavo seguendo un'idea sulla connessione tra dinosauri e l'asteroide del CD. Lei annuì con aria non troppo attenta, come se non fosse poi così ansiosa di sapere la risposta alle domande sollevate dalla visita di ieri da Carletti, oppure come se avesse altre cose per la testa.

Arrivai a casa di Anna e Fabrizio all'ora di cena, Fabrizio era in ritardo; avevamo tempo per un po' di pettegolezzo, ma quella sera Anna era di pessimo umore. Stuzzicandola un po', riuscii a farle ammettere di aver avuto un litigio con Fabrizio la sera precedente, subito prima che lui partisse per Firenze per il suo congresso. Lei gli aveva chiesto se voleva avere un bambino, e lui aveva rifiutato. Lei mugugnava tra sè, progettando dure rappresaglie, che avrebbero potuto coinvolgere altri donatori di sperma: io non riuscii a calmarla.

Quando Fabrizio arrivò, ci mettemmo a tavola, e io stavo molto attento ad evitare l'argomento che aveva reso Anna furiosa; mi misi subito a parlare della vera ragione della mia visita. Appena dopo cena mostrai a Fabrizio la pseudotraduzione della frase chiave del testo sull'asteroide; lui fu subito colpito da alcune delle possibili traduzioni che io proponevo.

- Puntuale, risonante; ritorno, di nuovo. Potrebbe essere ``ritorno risonante''?

- Queste parole sono precedute da un'altra, il cui significato è ben noto: negazione - lo corressi.

- Allora ``ritorno non risonante''?

- Può darsi.

Fabrizio impallidì. Anna si dimenticò del suo risentimento e gli chiese se si sentiva bene.

- Sto bene, ma che diavolo c'entra?

- Per quanto posso capire, questa è la spiegazione del perché una nave spaziale dei dinosauri stava attorno all'asteroide, come si vede nel video. - La mia spiegazione non sembrò affatto rassicurare Fabrizio, che chiese qualcosa di forte da bere. Dopo che ebbe ingollato un whisky, cominciò a spiegarmi cosa c'era dietro.

- La teoria dei ritorni non risonanti è stata studiata a fondo per il controllo di un processo di deflessione di un asteroide. Negli anni '10 fu costituito un gruppo di ricerca di scienziati di primo piano, provenienti da tutto il mondo, per studiare con quale metodo si sarebbe potuto deflettere un asteroide, nel caso questo fosse risultato necessario.

- Deflettere un asteroide? - Anna era rimasta a bocca aperta.

- Certo, è proprio di questo che ci ha parlato Carletti.

- Lui era uno degli esperti consultati da questo gruppo di ricerca. Nel corso dei loro studi si scoprì che la deflessione potrebbe essere pericolosa, perché spingendo un asteroide lontano dalla Terra durante un certo incontro ravvicinato si potrebbe accrescere il rischio di un impatto durante un incontro successivo.

- Allora è meglio fare a meno della deflessione?

- No di certo: se si scopre un asteroide in rotta di collisione con la Terra non c'è altra scelta che la deflessione. Però il procedimento dovrebbe essere molto attentamente controllato per evitare di fare peggio.

- E allora perché queste parole ``ritorno non risonante'' ti fanno tanta impressione?

- Secondo una teoria sviluppata a quel tempo, un ritorno non risonante è un meccanismo che dà luogo ad un nuovo impatto come risultato di una manovra sbagliata per evitarne un altro. Il termine si riferisce ad un secondo incontro ravvicinato che si verifica di solito 18 mesi dopo il primo.

Ora era il mio turno di impallidire. Dopo che mi fui a mia volta rinforzato con un whisky, proposi la mia traduzione della frase chiave:

- Allora il significato potrebbe essere: loro, i cattivi, usano, stanno costruendo un ritorno non risonante di un asteroide a scopo di aggressione, guerra.

Fabrizio annui, come se non riuscisse a parlare, e versò ancora del whishy per tutti e tre prima di continuare.

- Un ritorno non risonante potrebbe venire da una manovra sbagliata, ma potrebbe anche essere fatto apposta. Un piccolo cambiamento nella velocità dell'asteroide durante un primo incontro ravvicinato potrebbe essere sfruttato per inserirlo in una orbita di collisione, con impatto un anno e mezzo dopo.

- Allora i dinosauri, voglio dire tutti i dinosauri intelligenti, saprebbero in anticipo di questo secondo incontro letale?

- Sì, saprebbero tutti - concluse Fabrizio - e sarebbe troppo tardi per farci qualcosa con un asteroide della misura di quello di Chicxulub.

- Questo spiega perfettamente la fretta di chiudere Mammal Park, come ogni altro progetto di ricerca, e di depositare le registrazioni dei loro risultati sotto terra - Anna aveva del tutto dimenticato i suoi problemi personali, almeno per quella sera.

La serata finì in tono mesto. Mentre tornavo a casa sulla mia barca, tutto ad un tratto mi ricordai di cosa parlava la canzone che avevo sentito la mattina.

Andrea Milani 2011-10-11