C.2 Soluzioni del capitolo 2


ESERCIZIO 2.1
  1. Da $A^2=I$ segue

    \begin{displaymath}A^{2n}=I\;,\; A^{2n+1}=A\;,\end{displaymath}

    \begin{eqnarray*}X(t)&=&\sum\limits_{n=0}^\infty \left [\frac{A^{2n}t^{2n}}{(2n)...
...c}{0}&{\sinh(t)}\\
{\sinh(t)}&{0}\end{array}\right]\right )X_0 \end{eqnarray*}


  2. Poiché la matrice è diagonale:,

    \begin{displaymath}X(t)=\left[\begin{array}{cc}{e^t}&{0}\\
{0}&{e^{-t}}\end{array}\right]X_0 \end{displaymath}

  3. Calcolando le potenze successive di $A$ si ottiene

    \begin{displaymath}A^2=\left[\begin{array}{ccc}
{0}&{0}&{0}\\ {0}&{0}&{0}\\ {1}&{0}&{0}\end{array}\right] \;,\;A^3={\underline{\underline 0}}\;,\end{displaymath}

    da cui

    \begin{eqnarray*}X(t)&=&\exp(At)X_0=\left (I+At+\frac12A^2t^2\right )X_0\\ &=&\l...
...\\ {x^0_2+x^0_1t}\\ {x_3^0+x_2^0t+x_1^0 t^2/2}\end{array}\right] \end{eqnarray*}



ESERCIZIO 2.2 Dal punto di vista algebrico, si possono facilmente calcolare coefficienti $a,b,c,d$ tali che

\begin{displaymath}\left[\begin{array}{cc}{a}&{b}\\
{c}&{d}\end{array}\right]\...
...begin{array}{cc}{a}&{b}\\
{c}&{d}\end{array}\right]\neq 0\;, \end{displaymath}

ossia

\begin{displaymath}\left[\begin{array}{cc}{b}&{a}\\
{d}&{c}\end{array}\right]=\left[\begin{array}{cc}{a}&{b}\\
{-c}&{-d}\end{array}\right] \end{displaymath}

con soluzione $a=b$, $c=-d$, $ad\neq0$; la matrice del cambiamento di base è del tipo $\left[\begin{array}{cc}{a}&{a}\\
{-d}&{d}\end{array}\right]$ con $a$ e $d$ non nulli.
In questo caso, il passaggio di coordinate cercato può essere dedotto anche geometricamente. L'applicazione lineare rappresentata dalla matrice $A$ scambia i vettori $E_1$ e $E_2$ della vecchia base: è una simmetria rispetto alla loro bisettrice, i cui vettori $\alpha(E_1+E_2),\; \alpha\in {\bf R}$ sono lasciati fissi. Rispetto ad una nuova base con primo vettore $F_1$ sull'asse di simmetria e secondo vettore $F_2$ ad esso ortogonale, l'applicazione si rappresenta con la matrice $A_1$, e la matrice $B$ del cambiamento di base è l'inversa di quella avente per colonne $F_1$ ed $F_2$:

\begin{displaymath}B^{-1}=\left[\begin{array}{cc}{\alpha}&{-\beta}\\
{\alpha}&{\beta}\end{array}\right]\;,\end{displaymath}

ovvero

\begin{displaymath}B=\frac1{2\alpha\beta}\left[\begin{array}{cc}{\beta}&{\beta}\\
{-\alpha}&{\alpha}\end{array}\right]\;,\end{displaymath}

come ottenuto algebricamente.


ESERCIZIO 2.3 Gli autovalori ed autovettori di $A$ sono:

\begin{displaymath}\lambda_1=2+\sqrt{3} \hspace{5mm},\hspace{5mm}V_1=\left[\begin{array}{c}{1}\\
{(1+\sqrt{3})/2}\end{array}\right]\end{displaymath}


\begin{displaymath}\lambda_2=2-\sqrt{3} \hspace{5mm},\hspace{5mm}V_2=\left[\begin{array}{c}{-1-\sqrt{3}}\\
{1}\end{array}\right]\end{displaymath}


\begin{displaymath}X(t)=\left[\begin{array}{cc}{1}&{-1-\sqrt{3}}\\
{(1+\sqrt{3...
...ight]\; \left[\begin{array}{c}{u_0}\\
{v_0}\end{array}\right]\end{displaymath}

con

\begin{displaymath}\left[\begin{array}{c}{x_0}\\
{y_0}\end{array}\right]=\left...
...ight]\; \left[\begin{array}{c}{u_0}\\
{v_0}\end{array}\right]\end{displaymath}


ESERCIZIO 2.4 Autovalori e autovettori

\begin{displaymath}
\left\{\begin{array}{lcl}
{\displaystyle \lambda_1} & {\dis...
...-5 \hspace{5mm},\hspace{5mm}V_2=(1, -1)^T}
\end{array}\right. \end{displaymath}

e con $V=[V_1, V_2]$

\begin{displaymath}V^{-1}\; A \; V= \left[\begin{array}{cc}{-2}&{\phantom{-}0}\\
{\phantom{-}0}&{-5}\end{array}\right] \end{displaymath}

per cui

\begin{displaymath}\exp(At)= V\; \left[\begin{array}{cc}{e^{-2t}}&{0}\\
{0}&{e...
...
{-e^{-2t}+e^{-5t}}&{-e^{-2t}+4e^{-5t}}\end{array}\right] \ . \end{displaymath}


PROBLEMA 2.5 Se in ogni punto $P=OX(t)$ il vettor tangente alla curva $\dot X(t)$ è proporzionale ad un vettore ottenuto ruotando $OP$ dell'angolo orientato $\omega$, la curva $t\mapsto X(t)$ è soluzione del sistema dinamico

\begin{displaymath}\dot X=AX\;,\;\mbox{ con } A=\alpha\left[\begin{array}{cc}{\c...
...\sin\omega}\\
{\sin\omega}&{\cos\omega}\end{array}\right]\ . \end{displaymath}

Gli autovalori di $A$ ( $A=\alpha\,\cos\omega\,I+\alpha\,\sin\omega\,J$) sono complessi: $\lambda_\pm=\alpha\,(\cos\omega\pm i\sin\omega)$, ed $A$ è già in forma canonica. Quindi per ogni punto $X_0$ del piano passa una curva

\begin{displaymath}X(t)=e^{At}X_0=e^{(\alpha\cos\omega)t} \left[\begin{array}{cc...
...omega)t]}&{\cos[(\alpha\sin\omega)t]}\end{array}\right]\,X_0\ .\end{displaymath}

Le traiettorie sono, in genere, spirali intorno al fuoco $(0,0)$: l'unico caso in cui sono limitate è quello in cui $\omega=\pm\frac\pi2$, allorché

\begin{displaymath}X(t)=\left[\begin{array}{cc}{\cos(\alpha t)}&{\mp\sin(\alpha t)}\\
{\pm\sin(\alpha t)}&{\cos(\alpha t)}\end{array}\right]X_0 \end{displaymath}

descrive delle circonferenze centrate nell'origine.
Per $\omega\in(-\frac\pi2,0)$ le spirali si allargano in senso antiorario, per $\omega\in(0,\frac\pi2)$ in senso orario (secondo il segno di $\sin\omega$); per $\vert\omega\vert>\pi/2$ le spirali si stringono verso l'origine, infine per $\omega=\pm\pi$ risulta $X(t)=e^{-\alpha t}X_0$, con traiettorie rettilinee uscenti dall'origine.


ESERCIZIO 2.6

\begin{displaymath}V=\left[\begin{array}{cc}{\sqrt{3/2}}&{0}\\
{0}&{1}\end{arr...
...array}{cc}{2}&{-\sqrt{6}}\\
{\sqrt{6}}&{2}\end{array}\right] \end{displaymath}


\begin{displaymath}\exp(At)=V \; e^{2t}\; \left[\begin{array}{cc}{\cos(\sqrt{6}t...
...{\sin(\sqrt{6}t)}&{\cos(\sqrt{6}t)}\end{array}\right]\; V^{-1} \end{displaymath}


ESERCIZIO 2.7 Sommario dei calcoli:

\begin{displaymath}V^{-1}\; A \; V= D=\left[\begin{array}{ccc}
{-1}&{0}&{0}\\ {0...
...{1}&{-1}&{1}\\ {1}&{0}&{-1}\\ {0}&{1}&{0}\end{array}\right]\;, \end{displaymath}


\begin{displaymath}e^{Dt}=\left[\begin{array}{ccc}
{e^{-t}}&{0}&{0}\\ {0}&{e^{4t...
...}\\ {0}&{e^{4t}\sin(3t)}&{e^{4t}\cos(3t)}\end{array}\right]\;. \end{displaymath}

Le condizioni iniziali con $\underline 0$ come limite per $t\to +\infty$ sono quelle parallele a $V_1$, quelle con limite $\underline 0$ per $t\to -\infty$ sono combinazioni lineari di $V_2$ e $V_3$, dove $V_j$ sono le colonne della matrice $V$.


ESERCIZIO 2.8 $Q^3$ ha diversi da zero solo quelli di posto $(i+3,i)$, se esistono; e così via. Quindi nell'esponenziale il coefficiente di posto $(i+m,i)$ sarà $t^m/m!$; sulla diagonale $1$ e sopra la diagonale principale $0$.


ESERCIZIO 2.9 Risulta $A=V^{-1}\,D\,V$, con

\begin{displaymath}D=\left[\begin{array}{cc}{-3}&{0}\\
{1}&{-3}\end{array}\rig...
...egin{array}{cc}{-1/2}&{-1}\\
{-1/4}&{0}\end{array}\right]\;. \end{displaymath}

Nelle coordinate $(y_1,y_2)$, relative alla base della forma canonica, le orbite sono

\begin{displaymath}\left[\begin{array}{c}{y_1(t)}\\
{y_2(t)}\end{array}\right]...
...\left[\begin{array}{c}{y_1^0}\\
{y_2^0}\end{array}\right]\;, \end{displaymath}


ESERCIZIO 2.10 Resta da vedere quali valori possono assumere $a_{12}$ e $a_{21}$, dato che $\det A=0\Rightarrow a_{12}a_{21}=-a_{11}^2$. Se $a_{11}=a\neq0$, anche $a_{12}=b\neq0$, $a_{21}=-\frac{a^2}{b}$ e

\begin{displaymath}A=\left[\begin{array}{cc}{a}&{b}\\
{-\frac{a^2}{b}}&{-a}\end{array}\right]\ ; \end{displaymath}

se $a_{11}=0$, le ulteriori possibilità sono

\begin{displaymath}A=\left[\begin{array}{cc}{0}&{b}\\
{0}&{0}\end{array}\right...
...y}{cc}{0}&{0}\\
{b}&{0}\end{array}\right]\;,\;b\in{\bf R}\;. \end{displaymath}


ESERCIZIO 2.11 Se è vero che $A$ ha un solo autovalore $\lambda_0$, la matrice $A-\lambda_0\,I$ ha solo l'autovalore $0$ e quindi ha traccia nulla: $Tr(A-\lambda_0 I)=8-4 \lambda_0=0\Rightarrow \lambda_0=2$.
La forma canonica $D$ di $A$ ha $n$ blocchi di Jordan, dove $n$ è la dimensione del $\ker(A-2I)$. Dallo studio della caratteristica di

\begin{displaymath}(A-2I)= \left [\begin{array}{cccc} -2&-1&0&2\\ 6&4&2&-6\\ -3&-2&-1&3\\ 1&1&1&-1 \end{array}\right ]\end{displaymath}

risulta $n=2$ (la seconda riga è multipla della terza, la prima è somma della terza e della quarta, linearmente indipendenti).
Poiché $(A-2I)^2=0$, entrambi i blocchi hanno ordine $2$: in tal caso è facile determinare esplicitamente una base per i blocchi nilpotenti. Se infatti $V_1\not\in\ker(A-2I)$, $V_2=(A-2I)\,V_2$ è indipendente da $V_1$ e $(A-2I)V_2=(A-2I)^2V_1=0$, e se (analogamente) si sceglie un $V_3\not\in\ker(A-2I)$ indipendente da $V_1$ anche $V_4=(A-2I)V_3$ è tale che $(A-2I)^2V_4=0$; per esempio, se

\begin{displaymath}V_1=\left [\begin{array}{c}1\\ 0\\ 0\\ 0\end{array}\right ]\;...
...;V_4=\left [\begin{array}{c}-1\\ 4\\ -2\\ 1\end{array}\right ] \end{displaymath}

la forma canonica $D$ di $A$ rispetto a $\{V_1,V_2,V_3,V_4\}$ e la matrice $B$ del cambiamento di base sono

\begin{displaymath}D= \left [\begin{array}{cccc} 2&0&0&0\\ 1&2&0&0\\ 0&0&2&0\\ 0...
...0&-1&-1\\ 0&0&-1&-2\\ 0&1&2&0\\ 0&0&1&3 \end{array}\right ]\;. \end{displaymath}

Calcolando $\exp(Dt)$ si ottiene il flusso integrale:

\begin{displaymath}X(t)=B^{-1}\left [\begin{array}{cccc} 2e^{2t}&0&0&0\\ te^{2t}...
...0&0&2e^{2t}&0\\ 0&0&te^{2t}&2e^{2t} \end{array}\right ]BX_0\;. \end{displaymath}

Le traiettorie tendono all'infinito per $t\to\infty$, e all'origine per $t\to -\infty$, per qualunque punto iniziale $X_0$.
Andrea Milani 2009-06-01