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27 aprile 2071

La mattina dopo il delitto, mi recai dal direttore Emilio, che mi fece accomodare e si mise a mia disposizione per fornirmi tutte le informazioni di cui disponeva. Prima di tutto mi fece parlare con Alberto, il medico della compagnia, che mi descrisse le condizioni in cui era stato trovato il corpo. Alberto mi spiegò che non era possibile, con l'attrezzatura che aveva a disposizione, determinare con precisione l'ora della morte, ma secondo lui doveva risalire a non più di due/tre ore prima del ritrovamento. Quanto alla causa della morte, era evidente che la pistola perforatrice era stata usata da breve distanza e alle spalle di Carlo.

-Quanta forza è necessaria per sparare con una pistola perforatrice? Voglio dire, chiunque potrebbe usarla? - chiesi.

-Basta premere il grilletto... - rispose Alberto - Basta avere lo stomaco di fare una cosa del genere.

-Chi è che odiava Carlo al punto di fare una cosa simile?

Emilio esitò un po' prima di rispondere:

-Non è questione di odio ma di interesse. Col nuovo pozzo erano in gioco almeno cinquecentomila crediti come premio per il cercatore.

-Allora anche tu sei della teoria che è stato Marco. Non possono esserci altri moventi? Per esempio la gelosia, un vecchio rancore, o chissà...

-Gelosia? E perchè mai? - rispose imprudentemente Emilio.

-Veramente, solo a guardare le coppie che ballavano alla festa qualche idea poteva venire...

Emilio arrossì sotto i capelli, e siccome ne aveva pochi la cosa era piuttosto evidente. Ma poi riprese il controllo:

-Qui da noi tutti ballano con tutti -disse-non siamo certo come i personaggi delle telenovele dell'Antartide.

Io avrei voluto dire ``Ah no?" ma mi trattenni a tempo. Comunque il colloquio con Emilio e Alberto non mi avevo fornito alcun indizio nuovo. Perciò andai subito a cercare Elisa, che non era particolarmente lieta di discutere del delitto con me.

-Tu eri particolarmente legata a Carlo?

-Sì, certo, per me è stato terribile... - e poi accorgendosi di aver già parlato troppo - Sai, ci conoscevamo da tanto tempo...

Benchè la nostra conversazione durasse un'altra mezz'ora, da quel punto in poi Elisa fu molto più cauta nel parlare, e riuscì a non dirmi niente altro di veramente interessante. Anche lei naturalmente dava la colpa a Marco.

-E tu non pensi che sia stato Marco? - mi chiese.

-Se sapevate già chi è il colpevole, perchè mi avete chiesto di indagare?

In quel momento Emilio venne a chiamarmi:

-Vieni, presto, è terribile... c'è stato un altro delitto...


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Andrea MILANI
Sat Aug 17 15:26:08 MET_DST 1996